mercoledì 4 giugno 2014

La Bresaola di Chiavenna

Anni fa avevo preparato per Coquinaria un reportage  sulla produzione artigianale della Bresaola di Chiavenna, la nostra Brisaola, andando nella macelleria dei Fratelli Panatti.
Molto gentilmente e pazientemente il signor Franco ed il signor Luigi si erano prestati a spiegare i vari passaggi  della lavorazione mentre io cercavo di documentare tutto fotografando.
Loro ci hanno lasciati ma la tradizione continua con  Domenico, il figlio di Franco, che produce una brisaola ottima come quella di prima.
Questa è la loro 

Bresaola

La Bresaola è un prodotto tipico ed esclusivo della Valtellina e Valchiavenna, ottenuto dalla salagione e stagionatura di pregiati gruppi muscolari della coscia dei bovini. 
Con la dicitura "Bresaola della Valtellina" il salume ha ottenuto l'"Indicazione Geografica Protetta" (IGP)
Le tipologie della bresaola sono tre e dipendono dal pezzo di carne che viene usato. 

  • Punta d'anca. È il taglio più pregiato ed ha un peso minimo di 2,5-3 chilogrammi. Corrisponde alla fesa privata del muscolo adduttore. 
  • Sotto fesa. È di almeno due chilogrammi e corrisponde alla porzione laterale della muscolatura della coscia.
  • Magatello. Ha un peso di almeno un chilogrammo. Deriva anch'esso dal muscolo laterale della coscia.

  • Seppur di antica tradizione, la bresaola, fino agli anni Quaranta era conosciuta solo in provincia di Sondrio; dopo l'ultimo conflitto mondiale ha cominciato a essere diffusa nel nord Italia e a partire dagli anni Sessanta si è diffusa ampiamente su tutto il territorio nazionale e all'estero.
    È difficile stabilire con precisione da dove derivi il nome.
    Potrebbe derivare dall'espressione "salàa come brisa", per l'uso che un tempo si faceva del sale nella conservazione e per il fatto che in Val Chiavenna "brisa" era un termine usato per indicare una ghiandola dei bovini dal sapore fortemente salato.
    C'è chi riconduce l'origine di questo nome al termine "brasa" (brace, in dialetto), poiché un tempo l'asciugamento del prodotto avveniva in locali riscaldati da bracieri alimentati da carbone di legna di abete e bacche di ginepro, timo e foglie di alloro.
    Da "Brisaola" il nome piano piano è mutato negli anni in Bresaola ma a Chiavenna si dice ancora brisaola.

    Passaggi della lavorazione

    I pezzi di carne vengono preparati e ripuliti da tutti gli scarti


    coperti dalla cosiddetta concia


    una mistura di sale, pepe e aromi (detti "la droga"),


    sistemati in grandi vasche.


    Il macellaio Panatti usa anche del vino. Si forma così, con i succhi della carne, una salamoia nella quale i pezzi vengono rivoltati più volte in modo da intridersi bene.


    Trascorso così un primo periodo, quando gli artigiani ritengono che sia stato raggiunto il giusto grado di salatura, la carne viene asciugata e ripulita.


    Segue un periodo di asciugatura e finalmente ha inizio la stagionatura


    Una bresaola è pronta dopo un mese di permanenza in locali a temperatura e umidità controllate.
    Molto ricercate sono le "bresaole della Val Chiavenna", che vanta titoli di patria di questa particolare lavorazione e anche una varietà molto amata dagli appassionati, la "bresaola affumicata" al profumo di legna dolce.


    La caratteristica che distingue la bresaola da altre forme di carne secca, tipiche al di là dei valichi alpini nel cantone svizzero dei Grigioni, è la morbidezza.
    La bresaola si consuma tagliata a fettine sottili e va gustata così com'è, in genere come antipasto.


    Solo qualche anno fa, i prosciutti e le bresaole venivano messe a stagionare lungo il fiume Mera, appese ai balconi di alcune case affacciate sul fiume.



    11 commenti:

    1. Grande Bruna, questo post a suo tempo me l'ero copincollato, ma il mio ordine telematico non è proprio da brava archivista.
      Grazie per averlo riproposto ... ora me lo segno e lo metto in una cartella sicura.
      Un grande bacione affettuose e buona giornata.
      Mandi

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Grazie cara Rosetta! Visto che Ross mi ha chiesto di rimettere le foto che non c'erano più su Coqui, ho pensato di postare tutto anche qui.
        Un bacione

        Elimina
    2. La "brisaola" come la trovi lì in altre parti d'Italia ce la sogniamo! Quella che compri in salumeria o al super fuori dalle vostre zone è diversa: perché? Mah! Mistero!
      Un caro saluto, Bruna

      PS: adoro quella foto di Chiavenna! Quante volte l'ho scattata anch'io, in ogni stagione!!

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Davvero Lella, la nostra brisaola è unica!!
        Un abbraccio

        Elimina
    3. se posso aggiungere quella della val chiavenna ha meno sale rispetto alle altre per esmepio quelle del supermercato ed è più buon a, più delicata, più dolce

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Verissimo Carmine, la lavorazione artigianale dà un prodotto superlativo!
        Grazie!

        Elimina
    4. Mi segno l'indirizzo. Chissa' che non riesca a fare un salto da quelle parti in agosto.
      PS anni fa, trovavo delle buone bresaole in una macelleria/gastronomia di Menaggio; ne compravo sempre una intera, anche perche' non erano certo grandi come quelle della grande distribuzione che, per gusto e consistenza, c'entrano poco con quelle artigianali. Purtroppo, quel negozio ha chiuso e sto ancora cercando un degno sostituto.

      Bacioni, Bruna, e complimenti per questo reportage fotografico cosi' interessante.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Cara Eugenia, qualora dovessi venire a Chiavenna avvertimi!! Se invece tu non potessi, per la Brisaola basta telefonare ai macellai Panatti ( 0343 32331) o Del Curto ( 0343 32312) e la spediscono ovunque contrassegno, nel giro di un due giorni circa ti arriva a casa.
        Un bacione e grazie!

        Elimina
    5. Ma dai! Che notiziona. Grazie di avermene fatto parte. Appena torno dalle vacanze partono le telefonate :)

      RispondiElimina
    6. Confermo sulla bontà della Bresaola prodotta da Panatti a Chiavenna , siamo stati a Luglio da loro fra l'altro disponibilissimi a spiegare le varie fasi di lavorazione, ed abbiamo preso una punta d'anca intera per farla degustare ad i nostri ospiti, Davvero complimenti e volevo inoltre segnalare proprio di fronte alla macelleria , un negozio gestito da una signora che vende un po di tutto dalla frutta e verdura legumi funghi porcini e tanto altro, anche lei molto disponibile verso la clientela.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Sapessi quanto mi riempiono d'orgoglio e di piacere queste tue parole!!
        Sono molto contenta che anche il mio blog, nel suo piccolo, serva a far conoscere le bellezze e le peculiarità di Chiavenna.
        Grazie!

        Elimina

    Gli utenti anonimi si rendano palesi per favore.
    Commenti anonimi se non firmati verranno rimossi.
    Commenti con link verso siti non verificabili verranno rimossi
    Commenti con link e commerce verranno rimossi

    Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...