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sabato 27 ottobre 2012

Risotto con cavoletti di Fraciscio e Val di Lei

Squilla il campanello, al citofono sento una vocetta fresca e frizzante come l'aria della montagna da cui è scesa:

- Bruna ho qualcosa da darti, vengo su ma veloce veloce che devo and..........

La voce si allontana ed eccola qui sulla porta che mi porge un sacchetto:

- Li ho raccolti questa mattina, nessuno ci crederebbe ma a Fraciscio, a 1400 metri, sono ancora riuscita a raccogliere questi cavoletti di Bruxelles, verze e cicoria! Ho pensato di regalartene un po', di sicuro saprai come usarli...


Riesco ad offrirle solo un bicchiere d'acqua ed eccola che già guadagna la porta e scende velocemente i gradini spumeggiante come il torrente Rabbiosa lungo il quale sorgono le case di Fraciscio.

- Devo andare da... poi devo andare a... e dimmi... come cucini le verze?... e... sì sì...scrivimelo dai...

Ecco! Questo è il ciclone Alessandra, sempre di corsa, sempre attiva, sempre simpatica, sempre generosa, sempre lei!
Cara Ale la verza non l'ho ancora cucinata, ma quei broccoletti mi hanno subito attirato.
Mi sono ricordata di una ricetta di risotto ai cavoletti di Bruxelles e Castelmagno condivisa su Coquinaria da Uccio, un espertissimo risottomane.
Qui il  formaggio Castelmagno del cuneese non c'è, ma ne abbiamo altri altrettanto buoni.
Vicino a Fraciscio, meglio,sopra e al di là del passo di Lei, c'è la Val di Lei, un alpeggio bellissimo a quota 2000 m.e lungo 15 km. Appartiene al comune di Piuro già dal 1462 ma per un brevissimo tratto, quello della diga, è anche sotto la sovranità svizzera. E' l'unica valle alpina italiana che appartiene al bacino idrografico del Reno infatti dalle acque del lago artificiale posto sul fondo della valle nasce il Reno di Lei .


Si raggiunge la valle in macchina attraverso la strada che la collega con il comune svizzero di Ferrera,  nel Canton Grigioni, passando la frontiera svizzera di Splugen, dall'Italia invece la si può raggiungere solo a piedi. Da Fraciscio si sale all'Angeloga, un alpeggio che con il suo laghetto  è davvero il "Luogo degli angeli"come vuol significare il suo nome, questa è una foto proprio di Ale, gliel'ho rubata...


Dall'Angeloga si sale su al Lago Nero, ai laghetti dei Camini  e si arriva al passo di Lei poi si comincia a scendere.

Anni fa anche noi eravamo degli appassionati camminatori, in questa foto sono proprio lì sopra ai laghetti, con la mia Eika, che nostalgia...                           
Ohhh quanto divago...scusatemi! Tutto questo per dirvi che ho usato il formaggio Val di Lei per fare il risotto! :o))


Non ho potuto fare altro che intitolarlo

Risotto con cavoletti di Fraciscio e Val di Lei


ingredienti per 2 persone:

180 g. di riso Carnaroli Acquerello
300 gr di cavoletti di Fraciscio
100 g. di Val di Lei
1cipollotto bianco
2 noci di burro d'alpe
vino bianco
acqua q.b.
sale
pepe.

Mondare i cavoletti e sbollentarli per 10 minuti, quindi passarli in acqua ghiacciata per mantenere il colore verde brillante.
Nel frattempo tritare il cipollotto e stufarne metà con un pochino di burro e 2 cucchiai d'acqua .
Passare in padella la metà  dei cavoletti facendoli stufare per 5/6 minuti.
Stufare l'altra metà del cipollotto con un pochino di burro e due cucchiai d'acqua, quando prende leggermente colore aggiungervi il riso, tostarlo e sfumarlo con due cucchiai di vino bianco, aggiungere i restanti cavoletti tagliati in quarti e portare a cottura con acqua bollente.
Sì con acqua e non con brodo vegetale, perché mi sono ricordata dei risotti di Davide Oldani, tutti cotti con l'acqua per esaltare le sfumature gustative delle materie prime utilizzate e le mie sono di primordine!
I cavoletti di Fraciscio hanno un gusto completamente diverso da quelli che compero abitualmente, più pieno e morbido allo stesso tempo, il formaggio e il burro richiamano i fiori e l'erba che hanno mangiato le mucche sull'alpeggio, il riso è l'Acquerello, il top dei top...
E ridivago...
Quando il riso è ben al dente spegnere il fuoco e mantecare con il formaggio tagliato a dadini ed una noce di burro tenendolo all'onda.
Servirlo decorando con una salsa di cavoletti frullati con un po' d'acqua e con alcuni cavoletti interi.

 :-D



22 commenti:

  1. bellissima interpretazione, e quei cavoletti devono essere saporiti più di tutti!

    Che posti Bruna, fantastici davvero.....

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    1. Giuli sapessi com'è bello arrivare lassù!
      Purtroppo ora le mie ginocchia non mi portano più in montagna, mi sono rassegnata ma ci ho pianto...
      Un bacione

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  2. Posti meravigliosi, dove la natura è incontaminata.
    Il risotto parla da solo, buonissimo e poi da te presentato in maniera impeccabile. Buona domenica.

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    1. Se non avessi avuto la solita fretta da improvvisazione anche la spirale sarebbe venuta meglio...ma mi è venuto in mente di farla quando stavo ormai impiattando e, non avendo frullato bene, mi si tappava il buchetto del dispencer.
      Grazie cara e buon fine settimana!

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  3. Che posti meravigliosi abbiamo in Italia !!! Complimenti, un risotto veramente interessante con una presentazione bellissima.
    Buona domenica.

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    1. Sì veramente ovunque si vada in Italia si trovano dei luoghi bellissimi!
      Grazie cara!!
      Buona domenica a te.

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  4. Che meraviglia questo risotto....Bruna quando ce la facciamo una passeggiata in val di Lei??????

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    1. A piedi ora me lo sogno, le mie ginocchia non mi portano più in montagna, in macchina oppure in seggiovia da Madesimo se ne può parlare..
      Un abbraccio e buon pomeriggio

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  5. Tutto meraviglioso! Adoro i risotti, i cavoletti ...meglio di così :D
    un bacio

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  6. Un post meraviglioso Bruna e questo risotto è magnifico!! La ricetta mi tornerà utile, magari variando il formaggio che, purtroppo, identico, qui non trovo!! Adoro i cavoletti! Un bacione

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    1. Chissà oggi con la neve che meraviglia, che pace, che silenzio...solo il turbinio dei fiocchi e il soffiare del vento.
      Un bacione

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  7. Che pensiero carino! Sai, ultimamente sono questi i regali che gradisco di più.
    Anche io stessa quando vado in vacanza preferisco ritornare con qualche pensiero gastronomico, invece dei soliti oggettini.
    Bei posti, la realtà è che in Italia dove vai vai trovi sempre posti meravigliosi.
    Il risotto sarà stato ancora più buono del solito, sicuramente!

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  8. anche se vivo al mare adoro da sempre la montagna e una gita da quelle parti la farei molto volentieri...Dopo tanto camminare potrei anche permettermi senza sensi di colpa una bel piattone di risotto...Un bacione cara Bru..

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    1. Con una camminata così altro che piattone di risotto... pizzoccheri!!!
      Un bacione bella

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  9. conosco la valle di lei è un posto bellissimo anche d'inverno è tra i posti dove arriva per prima la neve, complimenti per il risotto con i cavoletti una presentazione molto raffinata

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    1. Infatti ora è già imbiancata, ho visto la web cam.
      Grazie Günther!

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  10. Sono onorata della tua visita cara Bruna. Ma dimmi, vivi in paradiso? Farei volentieri a meno del mare pur di godere di quei paesaggi mozzafiato....ma il formaggio si chiama proprio Val di Lei? A quale formaggio somiglia? Vorrei tanto trovarlo dalle mie parti, anche se mi sembra difficile......

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    1. Memmea a me piace tanto anche il mare!!
      Il formaggo si chiama proprio Valle di Lei, ma non credo che arrivi al Sud...anzi penso che lo si possa trovare solo qui e nei dintorni, la produzione è minima.
      Sa di erbe di montagna ed è semigrasso o grasso...e non assomiglia ad altri formaggi.
      Però tu puoi usare una fontina, un Asiago, un Montasio...anche un bel pecorino giovane!
      Un bacione

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  11. Bruna, il tuo risotto è stupendo! Che posti meravigliosi, sei fortunata a vivere lì. Senti, ma non ti viene la malinconia quando guardi le foto del passato?
    A me succede molto spesso. Mi faccio una tenerezza... :)

    Un abbraccio e ancora complimenti!

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    1. Eugenia un pochino di malinconia mi viene ma è una dolce e serena malinconia...ormai quelle passeggiate non posso più farle da tanti anni per acciacchi vari e mi ritengo fortunata d'averle potute fare.
      Poi quando rispolvero le foto vecchie è tutto un...
      -Ti ricordi l'Eika quando hai dovuto metteterla in spalla? Ti ricordi quella scighera che a momenti finiamo nel precipizio?...Ti ricordi il Lele...Ti ricordi...
      e finiamo sempre a ridere delle nostre "avventure".
      Grazie cara, un bacione!

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