Per la verità lei ha precisato che la ricetta non era sua ma che gliel'avevano data, insomma il solito passaricette, quindi non so dirvi chi possa essere la progenitrice.
La Grazia ha specificato che non è la torta di fioretto tradizionale, quella con la pasta lievitata un tot di ore, ma ne è una rivisitazione veloce... meglio!!
Il fioretto ce l'ho, me l'aveva regalato sempre lei.
Tutti gli anni raccoglie pazientemente nel suo orto i fiori del finocchio selvatico, da lì il nome fioretto, un lavoro certosino che va fatto ogni giorno man mano che i fiori sbocciano bene e sono pronti per la raccolta.
La torta di fioretto o Fϋgascia de Fiorètt è il dolce tipico della Valchiavenna, un dolce povero fatto in origine con pasta di pane arricchita con uova e zucchero, il pan dolce della festa o meglio, una focaccia dolce preparata con le materie prime semplici che si potevano reperire qui.
Ho modificato leggermente le quantità di burro e di zucchero originali che vi metto tra parentesi, perchè secondo me tendeva ad essere troppo asciutta.
Torta di fioretto
Ingredienti:
impasto per una placca del forno:
4 uova
200 ml. di panna (1 cartoncino)
180 gr di zucchero
180 gr di farina bianca
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
per la copertura:
180 gr di burro ( 125 gr)
130 gr di zucchero (100 gr)
2 cucchiai di fioretto
Procedimento:
Sbattere i tuorli con la panna liquida( non montata) quindi unire lo zucchero, la farina, il pizzico di sale ed il lievito.
Montare a neve gli albumi ed aggiungerli all'impasto mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare.
Versare l'impasto sulla placca ricoperta di carta forno in modo che si stenda abbastanza uniformemente.
Portare il forno a 180/200°, infornare per 18/20 minuti finché è colorita.
Toglierla dal forno e spargere sopra uniformemente lo zucchero aiutandosi con un colapasta, sopra allo zucchero spargere il fioretto e sopra a tutto versare a cucchiaiate il burro fuso.
Rimettere in forno altri 5 minuti.
L'ho portata ad una cena tra amici ed è piaciuta molto.
...ed il passaricette continua!!!
Grazie Grazia!!
Una torta molto gustosa, mi piacerebbe proprio provarla. Complimenti, buona serata.
RispondiEliminaBuona serata a te cara Giovanna e grazie!!
RispondiEliminaNon la conoscevo Bruna! Grazie, sarà buonissima!
RispondiEliminaE' il dolce tipico di qui, molto povero Pasqualina!
EliminaUn abbraccio
quasi ne sento il sapore, è talmente buona!!
RispondiEliminaNon è proprio come quella del mulino, però non è male nemmeno questa versione.
EliminaBacio
Bruna non riesco nemmeno ad immaginarne il sapore, proprio non la conosco! Buona giornata, un bacione...
RispondiEliminaE'... è... come faccio a dirti un sapore... sa di burro di montagna, sa vagamente di anice, sa di buono:O))
RispondiEliminaBuona giornata!!
Chissà che ad inizo settembre non ci siano ancora i fiori del finocchio selvatico .-)
RispondiEliminaGianni semmai si usano secchi! ;O)
EliminaE' incredibile la varietà dei dolci tipici preparati con una base semplice come l'impasto del pane.Questa torta dev'essere unica, ne sento già il profumo e il gusto. Quando vado a trovare mia mamma, ogni tanto mi fa trovare il Braschin, un altro dolce povero a base di pasta di pane, zucchero e uvetta che lei compra in un forno. Non riuscirei più a smettere di mangiarne.
RispondiEliminaUn caro abbraccio
Ma ci vogliono veramente 200 cl di panna? Cioé, 2 litri??
RispondiEliminaCaspita che svista, sono 200 ml.! Un cartoncino in pratica.
EliminaCorro a correggere, grazie!
Deve essere molto buona, con i semi di finocchio ancora ci posso arrivare ma i fiori quelli non so proprio dove recuperarli. Beata te che hai chi ti pensa anche per queste sciccherie. Sulle prime pensavo che stessi presentando una torta dolce ma rustica fatta con farina di mais fioretto, poi ho capito e mi sa che devo solo crederti sulla parola. Bella però! ☺ Ciao Stefania
RispondiEliminaTra monti, mari e gravine
Non trovi lì attorno il finocchio selvatico? Dovrebbe essere in fioritura ora.
EliminaSi possono usare anche i semi però tritati.
Grazie cara, un abbraccio😘