- Bruna ho qualcosa da darti, vengo su ma veloce veloce che devo and..........
La voce si allontana ed eccola qui sulla porta che mi porge un sacchetto:
- Li ho raccolti questa mattina, nessuno ci crederebbe ma a Fraciscio, a 1400 metri, sono ancora riuscita a raccogliere questi cavoletti di Bruxelles, verze e cicoria! Ho pensato di regalartene un po', di sicuro saprai come usarli...
Riesco ad offrirle solo un bicchiere d'acqua ed eccola che già guadagna la porta e scende velocemente i gradini spumeggiante come il torrente Rabbiosa lungo il quale sorgono le case di Fraciscio.
- Devo andare da... poi devo andare a... e dimmi... come cucini le verze?... e... sì sì...scrivimelo dai...
Ecco! Questo è il ciclone Alessandra, sempre di corsa, sempre attiva, sempre simpatica, sempre generosa, sempre lei!
Cara Ale la verza non l'ho ancora cucinata, ma quei broccoletti mi hanno subito attirato.
Mi sono ricordata di una ricetta di risotto ai cavoletti di Bruxelles e Castelmagno condivisa su Coquinaria da Uccio, un espertissimo risottomane.
Qui il formaggio Castelmagno del cuneese non c'è, ma ne abbiamo altri altrettanto buoni.
Vicino a Fraciscio, meglio,sopra e al di là del passo di Lei, c'è la Val di Lei, un alpeggio bellissimo a quota 2000 m.e lungo 15 km. Appartiene al comune di Piuro già dal 1462 ma per un brevissimo tratto, quello della diga, è anche sotto la sovranità svizzera. E' l'unica valle alpina italiana che appartiene al bacino idrografico del Reno infatti dalle acque del lago artificiale posto sul fondo della valle nasce il Reno di Lei .
Si raggiunge la valle in macchina attraverso la strada che la collega con il comune svizzero di Ferrera, nel Canton Grigioni, passando la frontiera svizzera di Splugen, dall'Italia invece la si può raggiungere solo a piedi. Da Fraciscio si sale all'Angeloga, un alpeggio che con il suo laghetto è davvero il "Luogo degli angeli"come vuol significare il suo nome, questa è una foto proprio di Ale, gliel'ho rubata...
Ohhh quanto divago...scusatemi! Tutto questo per dirvi che ho usato il formaggio Val di Lei per fare il risotto! :o))
Non ho potuto fare altro che intitolarlo
Risotto con cavoletti di Fraciscio e Val di Lei
ingredienti per 2 persone:
180 g. di riso Carnaroli Acquerello
300 gr di cavoletti di Fraciscio
100 g. di Val di Lei
1cipollotto bianco
2 noci di burro d'alpe
vino bianco
acqua q.b.
sale
pepe.
Mondare i cavoletti e sbollentarli per 10 minuti, quindi passarli in acqua ghiacciata per mantenere il colore verde brillante.
Nel frattempo tritare il cipollotto e stufarne metà con un pochino di burro e 2 cucchiai d'acqua .
Passare in padella la metà dei cavoletti facendoli stufare per 5/6 minuti.
Nel frattempo tritare il cipollotto e stufarne metà con un pochino di burro e 2 cucchiai d'acqua .
Passare in padella la metà dei cavoletti facendoli stufare per 5/6 minuti.
Stufare l'altra metà del cipollotto con un pochino di burro e due cucchiai d'acqua, quando prende leggermente colore aggiungervi il riso, tostarlo e sfumarlo con due cucchiai di vino bianco, aggiungere i restanti cavoletti tagliati in quarti e portare a cottura con acqua bollente.
Sì con acqua e non con brodo vegetale, perché mi sono ricordata dei risotti di Davide Oldani, tutti cotti con l'acqua per esaltare le sfumature gustative delle materie prime utilizzate e le mie sono di primordine!
I cavoletti di Fraciscio hanno un gusto completamente diverso da quelli che compero abitualmente, più pieno e morbido allo stesso tempo, il formaggio e il burro richiamano i fiori e l'erba che hanno mangiato le mucche sull'alpeggio, il riso è l'Acquerello, il top dei top...
E ridivago...
Quando il riso è ben al dente spegnere il fuoco e mantecare con il formaggio tagliato a dadini ed una noce di burro tenendolo all'onda.
Servirlo decorando con una salsa di cavoletti frullati con un po' d'acqua e con alcuni cavoletti interi.