Ci provo...
Dlindlon... dlindlon!! Eccolo è lui, è arrivato! Entra canterellando dal cancello sulle scale con una borsa rigonfia e pesante.
- Ho saputo che volevi cucinarle, prova con queste!
E così come è arrivato se ne va canterellando, lasciandomi stupita con in mano una zucca ed un sacchetto di castagne.
Sicuramente lui è un discendente degli antichi folletti che, assieme a gnomi, fate, streghe e maghi, popolavano i boschi della Val Bregaglia centinaia di anni fa, voi forse non lo sapete ma la nostra è una valle magica, una Valle da Favola!
Per una Zucca da fiaba...
Il folletto Didarello era molto simpatico ed un gran lavoratore: coltivava l'orto, tagliava la legna che impilava in cataste molto ordinate, raccoglieva le erbe per fare infusi e liquori, riempiva il suo grande cesto di funghi porcini, cantarelli e mazze di tamburo. Di tutto quel ben di Dio teneva poco per sè, era molto generoso e ne regalava la maggior parte.
Tutti gli volevano bene, era un tipo di scorza rustica ma socievole, molto disponibile e lo invitavano sempre alle feste del bosco.
- Didarello vieni questa sera alla radura della Val Orgina? Facciamo la Festa dell'Autunno con la luna nuova, ci saranno tutti gli gnomi, tutti i folletti, i tre maghi, le cinque fate e le cinque streghe della Val Bregaglia. Ah... ci saranno anche la regina delle fate Rosabella e la regina delle streghe Sofonisba, le regine di tutta la Valchiavenna!!
- Orpo fata Ranuncola, che festa grande!! Certo che vengo!! Porto qualcosa da mangiare eh?
Mentre tornava a casa il folletto Didarello pensava a quale buon piatto potesse portare alla festa, il tempo non era molto! Camminando pensieroso a testa bassa, scorse nascosti nel fogliame alcuni funghi cantarelli che canticchiavano:
- Oh Didarello raccoglici, raccoglici
Oh Didarello mettici nel tuo cappello!!
Didarello non se la fece cantare due volte, si tolse il cappello e lo riempì di funghi giallini belli carnosi. Ma i funghi si moltiplicavano e plop plop plop... dal cappello cadevano in terra!
Didarello stese la sua giacca gridando:
- Basta, basta!! Ien asèe!! ( sono sufficienti)
Con quelle parole magiche nel linguaggio dei folletti del bosco riuscì a fermare la moltiplicazione dei funghi, li racchiuse tutti nella giacca e riprese la strada pensando a come cucinarli per la festa. Era ormai nei pressi di casa quando inciampò in qualcosa di grosso e per poco non andò a terra lungo e disteso.
Sentì una voce grassa e grossa che cantava:
- Oh Didarello prendimi, prendimi
Oh Didarello mettimi nel tuo zainello!
Era la zucca più grande del suo orto che, rotolando rotolando, per magia era arrivata nel giardino di casa.
Il folletto prese anche la zucca ed entrando in casa ebbe un'illuminazione:
- Ideona!! Per la festa preparo gli gnocchi di zucca con i funghi giallini! Sono sicuro che piaceranno a tutti!!
Felice e contento si mise il grembiule e cominciò a tagliare la zucca a pezzi e la fece cuocere in forno, mondò i funghi e li saltò in padella con il burro d'alpeggio che gli avevano regalato i folletti della montagna e con qualche rametto di segrisöla, un'erba profumata raccolta nel bosco.
Preparò l'impasto degli gnocchi, con il cucchiaio li calò nell'acqua bollente quindi li condì con il sugo di funghi. Soddisfatto del suo lavoro si incamminò verso la radura canticchiando con la tegliona piena di gnocchi fumanti tra le braccia. Fu accolto con entusiasmo dai suoi amici:
- Bravo Didarello!! Che bella idea hai avuto! Che bel colore hanno quegli gnocchi e anche i funghi! Hai fatto un piatto color del sole... no color delle foglie che cadono...
- Didarello vieni a farli vedere alla regina Sofonisba
Lui si precipitò verso la regina delle streghe e per la foga inciampò in un sasso, con raro equilibrismo riuscì a non far cadere la teglia ma dalla bocca gli uscì un:
- Merd@ alpina!!
- A me, la Regina delle Streghe, dai della merd@ alpina??!! - gridò inviperita Sofonisba lanciando strali dagli occhi - come ti permetti tu, piccola pulce di un folletto!!
Puntando la sua bacchetta nodosa verso la teglia disse:
- Voglio che questi funghi cantarelli si trasformino in funghi velenosissimi e neri!
E se ne andò tra uno sconquasso di tuoni, fulmini e saette seguita dal codazzo delle altre streghe.
Nella radura erano costernati e affranti e più di tutti lo era Didarello.
- Ma... ma... ma io non volevo offendere la regina... io dico merd@ alpina per non dire porco di qui... porco di là... e... stavo per cadere e rovesciare gli gnocchi... e... e adesso??
- Adesso ci penso io - disse dolcemente Rosabella, la regina delle Fate, puntando la sua bacchetta splendente verso la teglia degli gnocchi
- Col Potere delle Stelle, col Potere della Luna, col Potere delle Fate sciolgo l'incantesimo velenifero della strega Sofonisba!!
Era un incantesimo talmente forte che la bacchetta magica si scaricò a due terzi del lavoro ed i funghi persero il veleno ma non il colore nero.
Li mangiarono ugualmente e fecero tanti complimenti al folletto Didarello, un cuoco davvero bravo!
Avanzarono solo questo piattino di
Gnocchi di zucca con trombette dei morti
Ingredienti per due persone:
per i funghi:
gr. 100 di trombette dei morti
gr. 10 di olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
timo
sale e pesteda o pepe
per gli gnocchi:
300 gr di zucca cotta e passata
140 gr di farina 00
1 uovo
noce moscata
parmigiano grattugiato
12 gr burro
1 spicchio d’aglio
sale e pesteda o pepe
Preparazione:
per i funghi:
mondare i funghi togliendo la parte finale e lavare bene dal terriccio.
In una padella soffriggere lo spicchio d’aglio con l’olio, versarvi i funghi e farli cuocere per mezz’ora abbondante coperti regolando di sale e pepe ed aggiungendo alcune foglioline di timo.
per i funghi:
gr. 100 di trombette dei morti
gr. 10 di olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
timo
sale e pesteda o pepe
per gli gnocchi:
300 gr di zucca cotta e passata
140 gr di farina 00
1 uovo
noce moscata
parmigiano grattugiato
12 gr burro
1 spicchio d’aglio
sale e pesteda o pepe
Preparazione:
per i funghi:
mondare i funghi togliendo la parte finale e lavare bene dal terriccio.
In una padella soffriggere lo spicchio d’aglio con l’olio, versarvi i funghi e farli cuocere per mezz’ora abbondante coperti regolando di sale e pepe ed aggiungendo alcune foglioline di timo.
per gli gnocchi:
pelare la zucca, pulirla dai semi, tagliarla a spicchi e metterla in forno caldo avvolta in carta stagnola. Una volta cotta, passarla al passaverdura (se fosse ancora un po' umida ripassarla ancora in forno o in un tegame finché è asciutta). Lasciar raffreddare e unire l'uovo, il sale, la farina, e una grattata di noce moscata. Si ottiene un composto omogeneo che con l'aiuto di un cucchiaio o di una tasca da pasticciere si fa cadere a pezzetti nell'acqua bollente salata. Quando gli gnocchi vengono a galla, sgocciolarli e condirli con il burro spumeggiante soffritto con lo spicchio d’aglio ed un paio di cucchiai di funghi. Cospargere di parmigiano se gradito
pelare la zucca, pulirla dai semi, tagliarla a spicchi e metterla in forno caldo avvolta in carta stagnola. Una volta cotta, passarla al passaverdura (se fosse ancora un po' umida ripassarla ancora in forno o in un tegame finché è asciutta). Lasciar raffreddare e unire l'uovo, il sale, la farina, e una grattata di noce moscata. Si ottiene un composto omogeneo che con l'aiuto di un cucchiaio o di una tasca da pasticciere si fa cadere a pezzetti nell'acqua bollente salata. Quando gli gnocchi vengono a galla, sgocciolarli e condirli con il burro spumeggiante soffritto con lo spicchio d’aglio ed un paio di cucchiai di funghi. Cospargere di parmigiano se gradito